materiali didattici  Alì Babà e i 40 ladroni

TEATRO RAGAZZI / ALÌ BABÀ / materiali didattici - trama

trama

in forma di STORYBOARD

obiettivi

didattici

canzoni

testi, musiche, basi da cantare

attività

per rielaborare in classe

trama

Lo spettacolo semplifica e sintetizza la fiaba di Alì Babà e i quaranta ladroni narrata nelle Mille e una notte, soffermandosi sui punti essenziali della vicenda e ammorbidendone alcune immagini per renderne più fruibili ad un pubblico di scuola d’infanzia e primaria i significati ed il contenuto emotivo.

Quella che segue è la trama dello spettacolo: un compendio per l’insegnante che voglia raccontare la storia ai bambini per prepararli alla visione dello spettacolo o per ripercorrerne le vicende nei giorni successivi.
Non è un testo narrativo, ma una sorta di scaletta, perché crediamo che le fiabe sia meglio raccontarle piuttosto che leggerle, perché ogni narratore le possa far proprie sottolineando le parti che reputa più significative, aggiungendo colori e particolari, scegliendone i ritmi in base al suo gusto e all’uditorio.

La bella Sherazade

figlia del Visir (il primo ministro) del sultano Sharijar da seicentoventinove notti racconta al Sultano delle fiabe, per impedire che questi inizi la terribile vendetta che ha deciso dopo che la moglie lo ha lasciato: uccidere tutte le giovani donne del suo regno.

Lo spettacolo si apre

sulla notte in cui Sherazade comincia a narrare la storia di Alì Babà, un povero taglialegna che sopravvive a stento raccogliendo legna nei boschi con la sua aiutante Margiana. Alì Babà ha un fratello molto ricco e molto avaro, sposato con una donna ricca e crudele che lo comanda a bacchetta.

Alì Babà

è intento al suo lavoro nel bosco, quando sente dei rumori. Lui e Margiana si nascondono e vedono arrivare il terribile Mustafà con i suoi quaranta ladroni: lì vicino si trova infatti la grotta del tesoro la cui porta segreta si apre solo pronunciando la formula magica “apriti sesamo”. 

Usciti i ladroni

su insistenza di Margiana, Alì Babà e la sua aiutante entrano nella grotta e prendono un sacco di monete d’oro. Ma come fare a contarle? Nessuno dei due è stato a scuola. Margiana ha un’idea: le peseranno chiedendo in prestito la bilancia a Qassim, il fratello di Alì Babà.

La moglie di Qassim

Quando Margiana va a chiederle la bilancia, lei si insospettisce e manda il marito a spiare il fratello. Pressato da Qassim, Alì Babà rivela la scoperta dell’oro e la parola magica per aprire la grotta dei ladroni.

Naturalmente Qassim

va di corsa alla grotta, vi entra ma, abbagliato da tanta ricchezza, al momento di uscire non riesce a ricordarsi la parola magica e resta intrappolato nel covo dei ladroni, nel quale poco dopo giunge Mustafà.

Qassim terrorizzato

cerca di nascondersi sotto una coperta, ma Mustafà lo scopre e con il suo anello magico lo trasforma in una statua di sale.

Intanto Al’ Babà,

preoccupato dalla lunga assenza del fratello, decide di andarlo a cercare nella grotta dei ladroni. Trova la statua di sale e la porta a casa, nella speranza che Margiana riesca in qualche modo a sciogliere l’incantesimo.

Omar Maguk!

Margiana si ricorda di un mago che pratica ogni forma di magia. Va alla sua bottega e lo convince a seguirla fina alla casa di Alì Babà. Omar Maguk chiede a Margiana di procurargli alcuni ingredienti che lei compra a caro prezzo dal farmacista della città. 

le arti magiche

di Omar Maguk, nonostante gli ingredienti, nulla possono contro il maleficio di Mustafà: solo l’anello magico è in grado di sciogliere la statua e far tornare in vita Qassim.

Mustafà

intanto, tornato nella grotta si accorge della sparizione della statua e capisce che anche qualcun altro, oltre Qassim conosce il suo segreto. Decide così di andare in città per cercare di scoprire chi è.

Arrivati in città

Mustafà e il suo fido ladrone incontrano alcuni abitanti fra cui il farmacista che ha venduto gli ingredienti a Margiana e che gli consiglia di rivolgersi a Omar Maguk. Il mago li accompagna davanti alla casa di Alì Babà.

Mustafà e il ladrone

decidono di segnare la porta di Alì Babà con una X di gesso in modo da ritrovarla la notte successiva. Ma Margiana si accorge del segno e lo copia su tutte le porte del quartiere. Così quando i ladroni tornano in città non riescono a riconoscere la casa di Alì Babà.

Mustafà è furioso

ma il suo ladrone ha un’altra idea: sicuramente la nuova ricchezza di Alì Babà avrà lasciato qualche traccia in città: se riusciranno a trovare chi spende le monete d’oro prese dal tesoro dei ladroni, avranno trovato anche il colpevole.

Di nuovo i ladroni

tornano in città e di nuovo incontrano il farmacista che, a caro prezzo rivela loro l’identità di Alì Babà. Mustafà si traveste da mercante di vino e, con i suoi ladroni nascosti nelle botti, va ad offrire la sua merce ad Alì Babà.

Concluso l’affare

Alì Babà ordina a Margiana di portare le botti in cantina. Ma Margiana si accorge che nelle botti ci sono i ladroni e ne inchioda i coperchi, imprigionandoli.
Intanto Mustafà, rimasto solo con Alì Babà sta per ucciderlo.

Ma Margiana

interviene prontamente e fingendosi innamorata di Mustafà, inscena per lui una danza orientale. 

Ammaliato Mustafà

Con la magia della danza, Margiana gli ruba l’anello magico con cui trasforma il ladrone in cammello e libera Qassim dal maleficio.

Con il tesoro

dei ladroni, Alì Babà e Margiana vivranno insieme amandosi per sempre...

...felici e contenti!

Teatro ragazzi - ALI' BABA'
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